Bergamo-Treviglio, ritardi per l’autostrada
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Se la Brebemi avanza spedita l’autostrada Bergamo-Treviglio è ancora ferma ai nastri di partenza. L’infrastruttura, promossa dalla società Autostrade bergamasche, è ritenuta importante soprattutto per alleggerire dai mezzi pesanti la viabilità locale sulla tratta Bergamo-Treviglio. E poi per mettere in collegamento il casello Treviglio ovest-Caravaggio della Brebemi con quello di Osio Sotto dell’autostrada Pedemontana. La sua costruzione sarebbe dovuta partire nel 2014 e concludersi nel 2017, termine che adesso dovrà necessariamente slittare. Prima della fine dello scorso anno la Regione avrebbe dovuto bandire la gara per la scelta del concessionario, che non necessariamente sarà Autostrade bergamasche, a cui affidare la realizzazione della nuova autostrada e la sua successiva gestione per 50 anni. In seguito alla crisi politica attraversata dal Pirellone tutto però è stato rimandato a dopo le elezioni.
La Bergamo-Treviglio avrà una lunghezza di 19 chilometri che partiranno dalla tangenziale sud di Stezzano per poi collegarsi alla ex statale 11 a Treviglio. Il costo complessivo ammonta a 394 milioni di euro che come, nel caso della Brebemi, saranno finanziati in project financingh- attraverso finanziamenti bancari. Unica eccezione un prestito, senza in­teressi, da 20 milioni di euro che però era stato previsto dalla precedente amministrazione regionale. Se sarà concesso o no ora spetterà confermarlo ai nuovi amministratori appena eletti.

Da L’Eco di Bergamo

Allarme fondi per la Pedemontana: giù il sipario?

Se non si troveranno in fretta 162 milioni per pagare le imprese cantieri chiusi già a marzo

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L’allarme arriva dai Comuni della provincia dì Monza e Brianza, ma coinvolge direttamente la Bergamasca. I fondi per la Pedemontana sembrerebbero finiti, e si annuncia il «disastro per viabilità, ambiente ed economia».

Sono 162 i milioni di euro che Autostrada Pedemontana Lombarda – Api deve versare a Pedelombarda per i lavori già eseguiti. Si tratta di circa il 20 per cento del valore della commessa per i lavori di costruzione del tratto varesino dell’autostrada che collegherà Varese a Bergamo, che Pedelombarda (general con- tractor) ha già realizzato. A questa somma vanno aggiunti circa 30 milioni di euro che Cai deve versare a Pedelombarda. E se il presidente di Pedemontana e il consiglio di amministrazione non troveranno in fretta i denari per coprire il “buco”, circa 1500 persone (200 dipendenti di Pedelombarda e 1300 dipendenti delle aziende subappaltatrici) dal primo marzo potrebbero perdere il lavoro.

Da qui l’appello alla Regione. Pedemontana è in costruzione, in parte potrebbe aprire già all’inizio del 2014 e si tratta di una delle opere che devono essere terminate. Ma per il suo completamento le risorse non ci sono e il progetto esecutivo delle tratte brianzole e bergamasche ha un ritardo che gli enti locali definiscono drammatico e inspiegabile, rendendo impossibile concludere l’opera in tempo per Expo 2015. La denuncia arriva dai sindaci dei Comuni interessati in particolare alla costruzione della tratta B2 (Lentate sul Seveso, Barlassina, Seveso, Meda e Cesano Maderno) che già hanno diffidato Cai (Concessionaria autostrade lombarde) e Api (Autostrada Pedemontana lombarda) a chiarire la situazione. Ora tutto dipenderà dal prossimo Collegio di vigilanza, il cui presidente ha assicurato la convocazione nelle prossime settimane. Tra i timori, che venga destinata alla tratta già in esecuzione gran parte del miliardo e duecento milioni di euro di contributo pubblico destinato all’intera opera e che sarebbe quindi sottratto alla Brianza e alla provincia di Bergamo pregiudicando definitivamente la prosecuzione dei lavori. I sindaci della tratta B2 chiedono dunque alla Regione, che è da sempre regista dell’opera, di farsi garante «della prosecuzione e del completamento dei lavori; del mantenimento del contributo pubblico a servizio dell’intera opera e di tutto il territorio interessato». Tra le richieste dei Comuni brianzoli a Pedemontana spa, il versamento dei 60 milioni di euro di compensazione e la diffida dall’approvare «qualsiasi variante contrattuale che determini una realizzazione dell’opera difforme nei modi e nei tempi da quanto previsto dal progetto definitivo licenziato dal Cipe, con riferimento in particolare a una esecuzione frazionata dell’appalto sottoscritto tra Api e StrabagSpa.

In una nota i sindacati di categoria Fe- neal-Uil Filca-Cisl Fillea- Cgil Varese – Como riportano quanto emerso dall’incontro: «L’amministratore delegato di Pedelombarda ha illustrato la situazione in merito alle notizie circolanti sulla stampa ed ha fatto il punto sulla situazione finanziaria della commessa adducendo che allo stato attuale le pattuizioni contrattuali con la concessionaria Autostrada Pedemontana Lombarda non sono rispettate, che a tutt’oggi ci sono ritardi nel pagamento degli stati di avanzamento lavori e che è previsto un incontro tra Pedelombarda e Api per verificare se ci sono le condizioni per continuare l’opera. In quell’occasione si chiederanno certezze in merito al flusso finanziario, in quanto Pedelombarda, e cioè i costruttori, hanno già anticipato circa 190 milioni di euro, e ora intendono rientrare dei capitali e ottenere garanzie per la futura prosecuzione dell’opera. Senza queste condizioni si prospetta la sospensione dei lavori già dal primo marzo».