Cara Cisl io ti scrivo così ne parliamo un po’

Se le voci su Bonanni fossero vere tra noi due nulla cambierebbe.
E come potrebbe?

Mi sono innamorato di te nel 1975, sono stato un tuo delegato, poi un tuo dirigente provinciale e regionale, e, infine, nazionale della Fistel. Da un anno ormai faccio altro, ma la mia passione per te è quella del primo giorno.
Nel nostro lungo rapporto mi hai fatto conoscere migliaia di persone per bene, meravigliose, che hanno cementato il nostro amore. La mia storia, insieme a quella di molti, è stata la tua, e non conoscerà debolezze. Vite di lavoro e di impegno, di gioie e delusioni: storie e vite trasparenti che non meritano di essere infangate.
Certo, come no, abbiamo conosciuto anche persone che a parole ti apprezzavano, ma in realtà ti usavano per altro. Non meritavano la bellezza delle tue idee. Ho cercato, come sai, di contrastarle. A volte ci sono riuscito, altre no: non sempre ho avuto il coraggio necessario.
Non mi aspettavo che Bonanni potesse essere una di quelle persone. Non me lo aspettavo, e non me lo aspetto, per la sua storia personale e perché era il primo tra quelli che dicevano di amarti. In confidenza, spero ancora di essere smentito, anche se ad oggi non ho visto una reazione forte e tempestiva alle notizie che apprendiamo in questi giorni.

Se le voci fossero vere non potrai restare indifferente: in questi tempi così difficili abbiamo bisogno come non mai di saperti in salute. Credimi, non potresti lasciare che Bonanni lavori ancora per te. Come potrebbe formare le tue donne e i tuoi uomini senza essere un esempio?
Recentemente, ricordi, abbiamo cambiato le tue regole perché Bonanni potesse renderti ancora più bella. Ma se ne è andato e potremmo solo adesso aver capito il perché.

Se le voci fossero vere anche nella segreteria di Bonanni qualcuno dovrà assumersi una parte delle responsabilità. Non potevano non sapere nel corso di tutti questi anni e non possiamo lasciare il dubbio che Bonanni ti abbia lasciato solo perché quelle voci stavano diventando di pubblico dominio.
Chi ti dovrà rappresentare adesso dovrebbero essere persone che non sapevano o che, sapendo, abbiano messo a rischio il loro formale appartenerti.

Cara Cisl, tu sei più grande di ciascuno di noi, e sei più grande di tutti gli errori di chiunque dichiari di volerti bene. Tu raccogli ed esprimi la vita e la storia di milioni di persone di questi ultimi sessant’anni.

So che non mi deluderai, come sempre.

Con rinnovato amore, Gas

L’anno che sta arrivando, tra un anno passerà.
E noi saremo già pronti è questa la novità.