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a tempo nel nostro paese, ma il fenomeno interessa anche i paesi limitrofi e tutta la Provincia di Bergamo, la sicurezza sembra essere diventata uno dei maggiori problemi che coinvolgono e preoccupano i Cittadini. Non ho i dati sull’aumento dei furti o delle aggressioni per lo stesso scopo, ma il continuo ripetersi di questo tipo di criminalità, soprattutto da circa un anno a questa parte, ha scosso la tranquillità di molti Barianesi.
Mi sono chiesto cosa potevamo fare per tentare di arginare questo fenomeno, sapendo che non è facile immaginare una proposta seria e credibile, ma che nello stesso tempo possa raggiungere dei risultati concreti senza mettere a repentaglio ulteriormente la sicurezza delle persone.

LA PROPOSTA
La proposta si articola su due interventi che, insieme, potrebbero quantomeno ridurre di molto il fenomeno dei furti e aumentare così la sicurezza dei Barianesi.

  • 1. Penso che si possa istituire un servizio di vigilanza-pattugliamento delle strade del paese, però fatto in modo professionale e, quindi, affidato ad un Istituto di Vigilanza specializzato per questo tipo di servizio. Una pattuglia potrebbe passare nelle vie del paese per verificare la presenza di malintenzionati, con giorni, percorsi e orari flessibili e variabili. Da qualche mese sto contattando alcuni Istituti di Vigilanza della nostra provincia per capire la fattibilità del servizio e i suoi costi. So che la cosa è fattibile e che i costi non sono proibitivi. Un esempio? Pattugliare il paese per due ore al giorno, per tutti i giorni dell’anno potrebbe costare una cifra compresa tra i 16 e i 18.000 euro l’anno. Farlo per 5 giorni alla settimana, sempre per due ore al giorno variabili nella loro collocazione temporale, costerebbe tra gli 11.000 e i 13.000 auro l’anno. Penso che cifre di questo genere potrebbero essere reperite dal Comune tra le pieghe del Bilancio, oppure destinando a questo intervento risorse previste per altri capitoli che ritengo meno urgenti. Potremmo almeno fare un esperimento (sei mesi costerebbero la metà) e valutare se il gioco valga la candela. Penso di si.
  • 2. Ho letto recentemente di alcune iniziative che sono nate in paesi come Romano di Lombardia e che si rifanno all’Associazione Controllo del Vicinato. Il programma prevede l’auto-organizzazione tra vicini per controllare l’area intorno alla propria abitazione. Questa attività è segnalata tramite la collocazione di appositi cartelli. Lo scopo è quello di comunicare a chiunque passi nell’area interessata al controllo che la sua presenza non passerà inosservata e che il vicinato è attento e consapevole di ciò che avviene all’interno dell’area. Un insieme di piccole attenzioni fa sì che i molti occhi di chi abita il quartiere rappresentino un deterrente per chi volesse compiere furti o altro genere di illeciti “da strada” come graffiti, scippi, truffe, vandalismi ecc. La collaborazione tra vicini è fondamentale perché si instauri un clima di sicurezza che verrebbe percepito da tutti i residenti e particolarmente dalle fasce più deboli come anziani e bambini.

    Vedi il sito web
    La pagina Facebook del Comune di Romano

    Insieme, le due iniziative potrebbero essere molto utili.

Ovviamente, la proposta prevede il coinvolgimento e la super visione delle Forze dell’Ordine e della Polizia Locale.

Non penso che in questo modo si possa risolvere tutto il problema; l’importante è cominciare: discutiamone.

Luigi