Mercoledì 29 novembre 2023: dopo un’ora e trentacinque minuti di discussione, finisce il Consiglio comunale convocato per quella sera.

Tempi inusuali per i nostri consigli, che però si dilatano quando in discussione c’è il Documento Unico di Programmazione semplificato che, evidentemente, esercita un facino particolare sul capogruppo di minoranza.

Finito il Consiglio, tra me e lui inizia un “vivace “ dibattito.

Vi risparmio i particolari della discussione perchè voglio soffermarmi su una affermazione del capogruppo che mi ha colpito particolarmente.

“Lei – mi dice con giusto e profondo disprezzo – ha rovinato Bariano”.

Al momento non ho dato il giusto peso a una affermazione che, invece, è alquanto impegnativa e rivelatrice.

Oggi posso rispondere con serenità che non ho questo potere. Nessuno lo ha.

Bariano esiste dai tempi di Barius, un gentilizio appartenente a una delle più antiche famiglie romane che diede il proprio nome ad una tribù, la Voturia, alla quale erano ascritti i territori di Ostia, Cere, Piacenza e Bergomum.

Da allora, ciascuno di noi è una lettera, una parola, al massimo una riga nel libro della storia del nostro paese.

Bariano esisteva prima di noi e ci sarà anche dopo, quando la nostra lettera passerà velocemente e distrattamente sotto gli occhi di qualche nostro discendente.

Vi ricordate per caso di Romaldus, di Gregorius da Barriano o di Rogiero I° da Bariano e della sua sposa Ermengarda?

Nei lunghi e profondi cunicoli della storia la nostra memoria si perde anche se ciascuno di noi è un anello unico e importante della catena che unisce Barius ai giorni nostri e al futuro che verrà.

E poi ci sono i paesi vicini, le città, gli stati, i continenti, il mondo, l’universo: difficile che uno solo, così piccolo, riesca a rovinare un paese come o più di tutto il resto.

Quindi no, non ho la pretesa di aver rovinato Bariano. 

Però una cosa l’ho fatta: ho rovinato le ambizioni del capogruppo della minoranza. 

Non da solo, ovviamente.

Voleva fare il sindaco e non ci è riuscito. Pensava che dopo vent’anni di attesa quella carica gli spettasse come eredità, ma niente, mai, deve darsi per scontato. Neppure la nostra riconferma, certo.

 Ed è così che ho capito che nel dirmi “ha rovinato Bariano”, in realtà voleva dirmi “ha rovinato le mie aspettative”.

Succede, è successo anche a me e succederà ancora, ma ho imparato che il rancore non è un buon compagno di viaggio quando basta un sorriso per lascirci tutto alle spalle.